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Canzoni

‘Â çimma e La domenica delle salme; Prinçesa, Dolcenera, KhorakhanéSmisurata preghiera. Dagli autografi di Fabrizio De André, gli appunti con la lavorazione di alcuni brani contenuti negli album Le nuvole e Anime salve.

Le passioni

Tra le molte passioni coltivate da Fabrizio De André spicca prima di tutte quella per l’agricoltura, diventata la sua seconda, per non dire prima, attività. Nell’intervista “Sto cercando un altro mestiere perché non voglio più cantare” pubblicata il 3 agosto 1991 su “Novella 2000”, a proposito dell’Agnata De André spiega a Ornella Ferrario: “Quando ho visto che era così lontano dall’abitato mi ha conquistato. Una volta la settimana arriva la posta. A parte zucchero, caffè e pane che Filippo, il fattore, va a comperare a Tempio, non abbiamo bisogno di nient’altro: il resto lo produciamo noi. Verdura, salame, formaggio, olio, latte. Facciamo tutto qui. Quest’anno siamo in ritardo di un mese; no, non è stato un tempo cattivo, ma “ritardatario”. Comunque più piove, meglio è. […] Abbiamo una cinquantina di mucche e una ventina di pecore, giusto per fare il pecorino. Carolina è la mucca che fa il latte per tutta la famiglia; una trentina di litri al giorno, basta per noi e per i contadini. […] Raccogliamo le olive, quando sono mature, devono avere la buccia picchiettata di viola. Alla raccolta delle olive ci lavora tutta la famiglia, con tanto di amici; poi le portiamo al frantoio. Facciamo una sola spremitura a quattrocento atmosfere, vuole dire che l’olio che ne esce è supervergine. L’anno scorso ne abbiamo fatti cinquanta litri. E pensare che nel ’77 i tronchi degli ulivi appena piantati erano grossi come il mio dito medio”.
Ma Fabrizio era anche un ottimo chef, oltre che un grande appassionato di astrologia, materia sulla quale si è approfonditamente, come sua abitudine quando un tema lo interessava, documentato.

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